22 Mar Terremoto centro Italia: proseguono le verifiche di agibilità
Oltre 142mila sopralluoghi di verifica effettuati dal 24 agosto nelle regioni colpite
Prosegue l’attività delle squadre di tecnici ed esperti abilitati per le verifiche di agibilità, sia con procedura AeDes (Agibilità e Danno in emergenza sismica), avviata fin dai primi giorni successivi alla scossa del 24 agosto, sia con procedura FAST (Fabbricati per l’Agibilità Sintetica post-Terremoto), attivata dopo gli eventi sismici del 26 e del 30 ottobre.
A ieri, sono complessivamente 142.176 i sopralluoghi di agibilità effettuati nelle Regioni Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo grazie all’impegno di oltre 6mila tecnici: si tratta di professionisti appartenenti ai Consigli nazionali degli Ingegneri, Architetti, Geometri e Geologi impiegati a titolo volontario, nonché di tecnici dei centri di competenza del Dipartimento, delle Regioni, delle Forze Armate e del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. Nella giornata di oggi sono operative sui territori 168 squadre per i sopralluoghi, a cui si aggiungono 17 tecnici impegnati nel supporto ai centri di coordinamento.
Complessivamente, dall’inizio dell’emergenza, sono state acquisite e digitalizzate 53.259 schede AeDes, tra edifici pubblici e privati: di queste, 2.270 hanno riguardato edifici scolastici (66% agibili, 6% inagibili, le restanti caratterizzate da esiti di parziale o temporanea inagibilità); 2.027 hanno riguardato altri edifici pubblici (46% agibili, 21% inagibili, le restanti caratterizzate da esiti di parziale o temporanea inagibilità). Su 48.962 schede per edifici privati, il 45% è risultato agibile, a cui si aggiunge un 6% di edifici che non risultano danneggiati ma sono inagibili per rischio esterno, mentre il 29% è stato dichiarato inagibile e i restanti hanno avuto esiti di parziale o temporanea inagibilità.
Le squadre attivate con procedura FAST a partire dai primi di novembre, in seguito alle forti scosse di fine ottobre, hanno condotto ad oggi 88.917 sopralluoghi sui soli edifici privati. Di queste ultime verifiche, 69.958 hanno consentito l’attribuzione dell’esito: di agibilità per il 57% degli esiti attribuiti, a cui si aggiunge un 3% di edifici che, pur non essendo danneggiati, risultano non utilizzabili per solo rischio esterno, mentre il 40% ha dato esito di non utilizzabilità per temporanea, parziale o totale inagibilità. Sono invece 18.959 gli edifici per i quali le squadre non hanno avuto la possibilità di accedere agli immobili o sono comunque necessari ulteriori sopralluoghi. Il numero di edifici interessati e le percentuali degli esiti di valutazione del danno, però, variano significativamente nelle quattro regioni interessate.
In particolare, nella Regione Marche, su 39.288 verifiche FAST su edifici privati, sono 32.594 le verifiche per le quali è stato attribuito l’esito: risultano 14.855 edifici agibili (45 % degli esiti), 1.045 che, pur non essendo danneggiati, risultano “non utilizzabili” per solo rischio esterno e 16.694 “non utilizzabili” perché danneggiati.
Nella Regione Umbria su 24.494 verifiche effettuate sono 17.840 gli esiti attribuiti: risultano 12.482 edifici agibili (il 70% degli esiti) e 520 “non utilizzabili” per solo rischio esterno, mentre sono 4.838 gli esiti di “non utilizzabilità” per danneggiamento.
Nella Regione Abruzzo su 18.883 verifiche effettuate sono 14.978 gli esiti attribuiti: sono risultati 9.404 edifici agibili (il 63% degli esiti) , 5.000 “non utilizzabili” perché danneggiati e 574 “non utilizzabili” per solo rischio esterno.
Nel Lazio, su 6.252 verifiche effettuate, sono 4.546 gli esiti attribuiti: risultano 3.310 gli edifici agibili (72% degli esiti), 127 “non utilizzabili” per solo rischio esterno e 1.109 “non utilizzabili” perché danneggiati.
Il protrarsi della sequenza sismica – che dal 24 agosto ha fatto registrare oltre 59mila scosse, di cui nove di magnitudo pari o superiore a 5 – ha più volte incrementato il numero delle richieste di sopralluogo e per questa ragione la stima dei sopralluoghi ancora da effettuare è in aggiornamento: ad oggi il numero delle istanze cumulate dall’inizio della sequenza è pari a 200.661. Un dato questo che, alla luce delle nuove istanze che perverranno nelle prossime settimane alla Di.Coma.C, è destinato ad aumentare.
FONTE: www.protezionecivile.gov.it
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