06 Apr Il terzo Decreto Terremoto è legge: tutte le novità per i professionisti
Decreto Terremoto tris: completata la conversione in legge col definitivo ok del Senato. Tra le novità principali, l’istituzione del nuovo dipartimento di casa Italia, il danno indiretto, le schede Aedes senza nessun tetto, le nuove spese tecniche, la delocalizzazione delle imprese del cratere semplificata e la responsabilità comunale sui piani di ricostruzione
Il Senato della Repubblica ha licenziato in via definitiva il cd. terzo Decreto Terremoto, decreto-legge n.8 del 9 febbraio 2017, recante nuovi interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici del 2016 e del 2017″ – A.C. 4286. Vediamo tutte le novità salienti per professionisti e progettisti.
Nuova Casa Italia
Casa Italia diventerà un dipartimento di Palazzo Chigi che si occuperà della sicurezza delle aree urbane e dell’efficientamento energetico degli edifici. L’emendamento approvato stabilisce che il nuovo dipartimento dovrà occuparsi di ottimizzare gli strumenti volti alla valorizzazione del territorio, delle aree urbane e del patrimonio abitativo, in riferimento alla sicurezza e all’efficienza energetica. Prevista una dotazione organica dirigenziale iniziale di tre posizioni di livello generale e di quattro posizioni di livello non generale e l’autorizzazione al reclutamento di 20 unità di personale non dirigenziale e di 4 unità di personale dirigenziale di livello non generale, tramite concorso. A livello di finanziamento, Casa Italia conterà su 1,3 milioni di euro per l’anno 2017 e di più di 2,5 milioni di euro a decorrere dall’anno 2018.
Ricostruzione: responsabilità totale ai comuni
Saranno i comuni, e non gli Uffici speciali per la ricostruzione, ad avere la responsabilità di curare la pianificazione urbanistica per la ricostruzione. Gli enti locali potranno comunque avvalersi di tali uffici.
Ricostruzione privata extra-cratere: richiesta parte dai proprietari
Nei comuni esclusi dal cratere non sarà più il commissario a individuare gli immobili cui concedere lo stesso contributo spettante agli immobili dentro il cratere, ma saranno gli stessi proprietari che potranno chiedere il contributo. Va comunque dimostrato il nesso tra causalità, sisma e danno tramite perizia asseverata.
Schede Aedes senza tetto
I professionisti iscritti agli ordini (o ai collegi) e iscritti all’apposito elenco speciale potranno acquisire liberamente incarichi per la verifica di agibilità post-sismica attraverso la compilazione delle schede Aedes, con apposito compenso. Serve anche una abilitazione all’esercizio della professione relativamente a competenze di tipo tecnico e strutturale nell’ambito dell’edilizia. Gli incarichi per la compilazione delle schede Aedes non rilevano ai fini del tetto massimo fissato per legge per evitare la concentrazione degli incarichi.
Microzonazione sismica solo per iscritti all’albo
Il finanziamento iniziale di 5 milioni del decreto è stato portato a 6,5 milioni nel corso della discussione parlamentare, anche perché è cresciuto il numero dei comuni del cratere cui si applica. Gli studi possono essere affidati, a trattativa privata, solamente a professionisti iscritti agli albi degli ordini o dei collegi professionali.
Riparazione danni lievi fino al 31 luglio
C’è tempo fino al 31 luglio per presentare i documenti relativi alle riparazioni per danni lievi: gli interventi possono essere avviati immediatamente, dopo il 31 luglio non si può più chiedere il contributo.
Incompatibilità del direttore dei lavori?
Si restringe il campo: l’incompatibilità del direttore dei lavori viene infatti estesa – oltre che ai rapporti di parentela con i titolari dell’impresa stessa – anche ai rapporti di coniugio, di affinità ovvero ai rapporti derivanti da unioni civili. Inoltre il direttore dei lavori non deve avere in corso né avere avuto negli ultimi tre anni rapporti non episodici con le imprese invitate a partecipare.
Danno indiretto
Stanziati 23 milioni per il solo 2017 a sostegno delle imprese danneggiate – in particolare del settore del turismo e dei servizi – presenti nei comuni del cratere, “a condizione che le stesse abbiano registrato, nei sei mesi successivi agli eventi sismici una riduzione del fatturato annuo in misura non inferiore al 40 per cento rispetto a quello calcolato sulla media del medesimo periodo del triennio precedente”. La misura richiede in ogni caso un’attuazione con decreto Sviluppo-Economia.
Spese tecniche
Il calcolo del contributo per le spese tecniche da riconoscere al progettista viene rivisto: il compenso è concesso in via differenziata fino al 12,5% per i lavori fino a 500mila euro di importo; ed è abbassato al 7,5% per tutti i lavori oltre i due milioni di euro.
Urbanizzazione a trattativa privata senza bando?
Le regioni Abruzzo, Umbria, Lazio e Marche o i comuni interessati potranno affidare le urbanizzazioni primarie e secondarie per allestire le strutture di emergenza con procedura negoziata, senza pubblicazione del bando, aggiudicando l’appalto con il criterio del massimo ribasso. Il tutto vale per le casette (Sae) ma anche per i moduli non residenziali e per le strutture a uso agricolo o per allevamento: le imprese vengono sorteggiate tra quelle iscritte alle liste antimafia o negli elenchi regionali.
Credito di imposta
Viene regolamentato il credito di imposta per investimenti, con ripartizione del beneficio per il 25% alle grandi imprese, per il 35% alle medie imprese e per il 45% alle piccole imprese. Copertura totale: 20 milioni nel 2017, 23,9 milioni nel 2018.
8 per mille ai Beni Culturali
L’intero gettito statale dell’8 per mille (per un totale di 150-200 milioni l’anno per dieci anni) sarà destinato alla ricostruzione dei beni culturali danneggiati o distrutti dal terremoto che ha colpito il Centro Italia. Per il promotore dell’emendamento, Ermete Realacci, “l’importanza di questa misura è che si crea un gettito stabile e costante per dieci anni sul quale poter realizzare sicuramente il più grande “distretto del restauro” d’Europa e forse del mondo”.
Semplificazione della delocalizzazione delle imprese
Le imprese che si trovano nei comuni del cratere del terremoto potranno essere delocalizzate anche in tutta la provincia dove è ubicata la sede dell’attività economica o produttiva danneggiata dagli eventi sismici, o, nel caso di circoscrizioni territoriali contigue, nell’ambito della provincia limitrofa, anche se collocata in una diversa regione.
FONTE: www.ingenio-web.it
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