13 Feb Contributi ai comuni per interventi di messa in sicurezza sismica: tutti i chiarimenti
Il Ministero dell’Interno ha pubblicato alcune risposte ai quesiti dei comuni inerenti le domande di acceso ai contributi per interventi riferiti a opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici e del territorio, che, indirettamente, ‘impattano’ sui professionisti tecnici
Riguardano un po’ di tutto, le risposte pubblicate dal Ministero dell’Interno – e indirizzate ai comuni, ma indirettamente di interesse assoluto anche per i professionistici tecnici – che riguardano alcune risposte ai quesiti pervenuti alla Finanza Locale sulle domande di acceso ai contributi per interventi riferiti a opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici e del territorio (il riferimento è l’art. 1, comma 853 e seguenti, della legge 205/2017, la Legge di Bilancio 2018).
La richiesta da parte dei comuni deve essere formulata al Ministero dell’Interno-Direzione Centrale della Finanza Locale, esclusivamente con modalità telematica, tramite il Sistema Certificazioni Enti Locali (AREA CERTIFICATI TBEL, altri certificati) alla pagina http://finanzalocale.interno.gov.it/apps/tbel.php/login/verify a decorrere dal 29 gennaio 2018 e fino alle ore 24 del 20 febbraio 2018, a pena di decadenza. Per la richiesta, va utilizzato l’apposito modello di certificazione informatizzato approvato dal Ministero.
Vediamo alcune risposte interessanti per i tecnici, ma consigliamo di visualizzare il documento completo.
Quesito 7
Nel comunicato si parla che è necessario avere un cup, ma non si parla di progetti e/o studi di fattibilità. si tratta di “un libro dei desideri” per cui è necessaria la compilazione del modello telematico oppure è necessario avere un progetto e/o studio di fattibilità?
Non è previsto un livello minimo di progettazione, si richiama tuttavia l’attenzione dell’ente sul comma 859 dell’articolo 1 della legge n. 205/2017 che disciplina le modalità di recupero del contributo in caso di mancato rispetto dei termini di affidamento (8 mesi decorrenti dalla data di emanazione del decreto di assegnazione) e rendicontazione. Si ricorda, inoltre, che alla data di scadenza della domanda (20 febbraio p.v.) l’opera deve essere inserita in uno strumento programmatorio dell’ente approvato ed efficace.
Se sì, è meglio inviare qualche elaborato per meglio far capire l’iniziativa?
Non occorre inviare ulteriore documentazione possono essere proposti più progetti, rimanendo nel limite dei 5’225’000,00 euro.
In questo caso è necessario prendere due o più cup ed inoltrare due o più domande?
La norma si riferisce ad opere da realizzare il cui affidamento deve avvenire entro 8 mesi dall’emanazione del decreto interministeriale. Il finanziamento può comprendere più opere per un totale finanziabile di 5.225.000. La domanda è unica con l’indicazione dei diversi cup. Nel confermare che nel caso di presentazione di più progetti l’ammontare massimo delle richieste di contributo – nel loro complesso – non può superare l’importo di 5.225.000,00 euro, così come previsto dal comma 854 dell’articolo 1 della legge n. 205/2017, si segnala che è necessario disporre di tanti CUP quante sono le opere programmate. La domanda è unica al fine della verifica dell’importo complessivo.
Quesito 10
In riferimento al comunicato di finanza locale del 29 gennaio 2018 in seguito al decreto ministero dell’interno del 29/01/2018, sono a richiedere alcuni chiarimenti riguardanti il codice cup ed il punto relativo all’inserimento dell’opera pubblica in uno strumento programmatorio. Per quanto riguarda il codice cup, si desidera conoscere se tale codice può essere “provvisorio” come da terminologia corrente e per quanto riguarda il secondo quesito si vorrebbe sapere cosa si intende per “uno strumento programmatorio”?
Il CUP è un codice che identifica ogni progetto di investimento pubblico ed è rilasciato dal sistema della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per la Programmazione Economica. Il CUP non può avere lo stato “provvisorio” (come accadeva in passato) ma solo lo stato “definitivo”. Dal 2019 è previsto l’inserimento del cosiddetto CUP programmatico che identifica il progetto fin dal momento del suo inserimento nei documenti di programmazione (articolo 21, comma 8, decreto legislativo 50/2016 – Programma Triennale delle Opere Pubbliche/Elenco annuale); Per strumento programmatorio si intende il DUP o il piano triennale delle opere pubbliche.
Quesito 12
Chiedevo se possono essere ammesse a contributo le due seguenti tipologie di interventi (che noi interpretiamo come afferenti alla messa in sicurezza del territorio se interpretata come sicurezza per i cittadini, mentre se si intende la messa in sicurezza del territorio interventi contro il rischio idrogeologico ovviamente non potrebbero rientrarvi) – installazioni di videocamere per la videosorveglianza di spazi pubblici collegate alla centrale operativa della polizia municipale; – adeguamento normativo di impianti di illuminazione pubblica esistenti e realizzazione di nuovi impianti in aree prive di illuminazione?
No, l’intervento deve riguardare opere pubbliche e messa in sicurezza del territorio ma sempre con riferimento ad opere.
Quesito 27
Ai fini della richiesta di contributi in oggetto, si chiede di conoscere il livello di progettazione dell’opera pubblica necessario per l’inoltro della domanda?
La norma non prevede un livello di progettazione, l’importante è che l’affidamento dei lavori avvenga negli otto mesi successivi all’emanazione del decreto interministeriale. Non è previsto un livello minimo di progettazione, si richiama tuttavia l’attenzione dell’ente sul comma 859 dell’articolo 1 della legge n. 205/2017 che disciplina le modalità di recupero del contributo in caso di mancato rispetto dei termini di affidamento (8 mesi decorrenti dalla data di emanazione del decreto di assegnazione) e rendicontazione.
Quesito 45
In riferimento all’art. 1 – comma 854 – della legge n. 205/2017 e al successivo d.m. 29/01/2018, volevo gentilmente chiedere: a) il rifacimento del tetto della sede municipale che presenta numerose infiltrazioni di acqua può essere considerata una messa in sicurezza dell’edificio stesso? b) i lavori di ampliamento di una scuola, necessari in quanto gli attuali locali non sono più a norma (sismica e sfondellamento tetto per cui i tecnici hanno consigliato la demolizione) possono essere considerati lavori di messa in sicurezza e quindi presentare domanda di contributo per il progetto di ampliamento della scuola?
La norma prevede il finanziamento per interventi di messa in sicurezza degli edifici e del territorio tra cui sembrano rientrare anche quelli descritti. Tali interventi vanno inseriti in un strumento di programmazione (dup o piano triennale delle opere) approvato ed efficace entro la data di scadenza prevista per l’approvazione del bilancio di previsione.
FONTE: www.ingenio.it
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